I Disturbi Pervasivi Dello Sviluppo |
Scritto da Gnomo |
Il quadro clinico usato come paradigma di questa categoria è rappresentato dall’autismo infantile. Lo studio di questi disturbi deriva dal lavoro pionieristico di Kanner che per primo descrisse 11 bambini caratterizzati da intensa chiusura relazionale, con apparente disinteresse o mancanza di consapevolezza della esistenza delle altre persone, grave perturbazione della comunicazione verbale, ansiosa necessità di mantenere del tutto inalterate le caratteristiche dell’ambiente e i comportamenti ripetitivi. Per Kanner questi bambini funzionavano da ritardati pur dando l’impressione di una normale intelligenza. In quegli stessi anni Asperger descriveva bambini che avevano caratteristiche abbastanza simili a quelli di Kanner, con deficit nella relazione interpersonale e nelle espressioni delle emozioni ed anche nello sviluppo motorio, ma con capacità cognitive e linguistiche sostanzialmente intatte. In quell’epoca e nel corso degli anni successivi si creò una certa confusione dei quadri descritti (in particolare il disturbo autistico). Appariva difficile collocare questi precoci e generalizzati disturbi dello sviluppo in rapporto al ritardo mentale che spesso si associava alle sindromi suddette.
LE FORME CLINICHE PRINCIPALI DEI DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO, SECONDO IL DSM-IV, SONO RIPORTATI NELL’ELENCO SOTTOSTANTE.
(Testo di Masi, Mareschi e Pfanner, liberamente tratto dal sito Autismo Online) |